Spa-Francorchamps è un circuito situato nei pressi della cittadina di Francorchamps, nella regione belga della Vallonia. Si tratta di uno dei circuiti più longevi nella storia della Formula 1, ha ospitato 57 edizioni del Gran Premio del Belgio, che si corre qui tuttora.
STORIA E CARATTERISTICHE
Nato nei primi anni ’20 del 1900 da un’idea di Jules de Their e Henri Langlois van Ophem, il circuito venne ricavato dalle strade che univano le cittadine di Stavelot, Francorchamps e Malmédy. Misurava ben 14 chilometri e aveva una forma triangolare, con diversi tratti presenti anche nel circuito odierno, come il tornante La Source ed il curvone Blanchimont. Dopo il suddetto tornante vi era la linea del traguardo, seguita dalla curva dell’Ancienne Douane (così chiamata perché posta nei pressi di una vecchia dogana tra Belgio e Germania). Vi era poi il rettilineo del Kemmel, interrotto da un curvone verso sinistra che conduceva a Burnenville e poi nell’abitato di Malmédy. La lunghissima retta di Masta portava a Stavelot dove, nei pressi di un incrocio, era posto il tornante più lento della pista. Un altro lungo tratto ricco di curve velocissime portava a La Carrière, poi a Blanchimont e di nuovo sul rettifilo principale.
Nel 1922 si corse la prima gara qui, due anni dopo si tenne la prima edizione della 24 Ore di Spa-Francorchamps vinta da Henri Springuel e Maurice Becquet. Nel 1925 sbarcarono in Belgio anche le vetture Grand Prix.
Alla fine degli anni ’30 per velocizzare il tracciato venne rimossa l’Ancienne Douane, sostituita da una serie di curve destinate a compiere la storia: Eau Rouge–Raidillon, collocate su una ripidissima salita. 14,120 chilometri era la nuova misura della pista, che rimaneva sostanzialmente invariata.
Nel 1947, la esse Holowell venne sostituita da un altro tratto rettilineo nell’intento di rimuovere il tornante Stavelot, riducendo la lunghezza del tracciato di circa 600 metri.
Molte, chiaramente, furono le vittime di questo pericolosissimo circuito, in particolare tra le due ruote. Per quanto riguarda le auto, nel 1939 perse la vita Richard Seaman, mentre Frédéric-Charles Charlier e Dick Sallebrass ne rimasero vittima durante le 24 Ore del 1929 e 1948.
Con l’avvento dell’aerodinamica, il circuito necessitò di importanti modifiche per ridurre le velocità, specialmente in curva. Dopo l’edizione del 1970, Spa venne stravolta e per tredici anni la Formula 1 non tornò più qui. Il tracciato divenne semipermanente, la prima parte rimase invariata ma dopo il Kemmel cambiò completamente, con l’eliminazione di tutto il tratto stradale di Malmédy e Stavelot fino a Blanchimont. Il Gran Premio del Belgio 1983 si disputò su una pista di nemmeno sette chilometri, pressoché identica a quella attuale con la chicane di Les Combes, il tornante Rivage (ora Bruxelles), il curvone Pouhon, la esse Fagnes, la curva Stavelot (anche se lontanissima dalla zona originaria), Blanchimont e l’ultima chicane Bus Stop. Il traguardo venne posto prima della Source.
Le ultime modifiche vennero effettuate nella tragica stagione 1994 al Raidillon e alla Bus Stop tra il 2002 ed il 2007, oltre all’ampliamento delle vie di fuga proprio del complex Eau Rouge–Raidillon (dopo la scomparsa di Stefan Bellof) e della Source.
Il tracciato attuale misura 7004 metri ed oltre alla Formula 1 ospita la 24 Ore di Spa e altre corse Gran Turismo. Non è omologato, tuttavia, per corse motociclistiche, in quanto considerato ancora troppo pericoloso per le due ruote.
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DATI
Stato Belgio
Inaugurazione 1920
Lunghezza attuale 7004 m
Primo Gran Premio in F1 1925
Pilota più vincente Michael Schumacher 6
Tempo record in gara in 1:47.263 Sebastian Vettel, Red Bull (2009)
Tempo record in qualifica in 1:45.778 Mark Webber, Red Bull (2010)
ALBO D’ORO
Gran Premi non validi per il campionato mondiale
Anno | Pole position | Vincitore | Auto vincitrice | Resoconto |
---|---|---|---|---|
1925 | René Thomas | Antonio Ascari | Alfa Romeo | Resoconto |
1930 | Louis Chiron | Louis Chiron | Bugatti | Resoconto |
1931 | Albert Divo Guy Bouriat | William Grover-Williams Caberto Conelli | Bugatti | Resoconto |
1933 | Louis Chiron | Tazio Nuvolari | Maserati | Resoconto |
1934 | René Dreyfus | Bugatti | Resoconto | |
1935 | Marcel Lehoux | Rudolf Caracciola | Mercedes | Resoconto |
1937 | Hans Stuck | Rudolf Hasse | Auto Union | Resoconto |
1939 | Hermann Paul Müller | Hermann Lang | Mercedes | Resoconto |
1946 | Eugène Chaboud | Delage | Resoconto | |
1947 | Jean-Pierre Wimille | Jean-Pierre Wimille | Alfa Romeo | Resoconto |
1949 | Luigi Villoresi | Louis Rosier | Talbot-Lago | Resoconto |
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