Tutto comincia il 30 gennaio: in una storia di Instagram, il convalescente Jeffrey Herlings posta un misterioso numero 108 e subito si scatena il finimondo. 108 sono infatti i giorni che mancano alla prova d’apertura del National USA sul circuito di Hangtown, segno che le mire dell’olandese, all’idea di non poter confermare il titolo MXGP vinto nel 2018, potrebbero essersi spostate dall’altro capo dell’Oceano Atlantico. Da Antonio Cairoli, Tim Gajser e Romain Febvre, avversari già largamente sconfitti nella passata stagione, a Eli Tomac, Ken Roczen e Marvin Musquin: una sfida nuova ed appassionante che appiccicherebbe tutto il mondo a qualunque tipo di schermo per seguire le gesta del fenomeno olandese.
Nulla di tutto questo. Dopo settimane di messaggi sibillini, di conferme e smentite, KTM ha deciso che Herlings nel 2019 potrà correre solo nel campionato mondiale. Al termine di un incontro svoltosi nel quartier generale di KTM Motorsport a Munderfing, in Austria, la Casa austriaca ha ufficialmente negato al quattro volte iridato la possibilità di dare l’assalto al titolo outdoor statunitense. L’idea di Herlings era logica: con pochissime chance di conquistare il quinto iride nel 2019, il campionato a stelle e strisce poteva rappresentare una validissima alternativa, ma KTM ha preferito rispettare i piani prefissati.
Troppi interessi in gioco, d’altronde. La squadra capitanata da Dirk Grübel si sarebbe dovuta spartire il lavoro tra mondiale (dove è impegnata anche in MX2 con Tom Vialle) e National, senza contare che l’ingombrante presenza di Herlings negli Stati Uniti avrebbe potuto destabilizzare la struttura americana che in questo momento sta dominando il Supercross con Cooper Webb e Marvin Musquin. Meglio recuperare Herlings con tutta tranquillità, dopo il grave infortunio patito dall’olandese al piede destro, senza necessità di intensificare gli allenamenti per presentarsi al 100% già a Hangtown a metà maggio.
Il rientro dell’asso di Geldrop, che ha vinto 84 Gran Premi iridati a meno di 25 anni d’età, potrebbe avvenire in occasione del Gran Premio di Lombardia a Mantova, previsto per il 12 maggio. Sicuramente Herlings non sarà al massimo delle forze quel giorno, dal momento che non dovrebbe risalire in sella prima di fine aprile, ma non avrebbe nemmeno la pressione di dover fare risultato da subito, cosa che invece gli sarebbe stata richiesta se avesse dovuto partecipare al National.
Nel frattempo, quella di Cairoli resterà l’unica KTM ufficiale in pista anche in Gran Bretagna, in Olanda e in Trentino, gare in cui si rinnoverà il duello con la Honda di Tim Gajser. Questo weekend, a Matterley Basin, il siciliano punterà subito a replicare la doppietta argentina per sfruttare al meglio l’occasione di conquistare il tanto ambito decimo titolo mondiale.
Ecco la dichiarazione di Herlings che compare nel comunicato di KTM: “La riabilitazione sta andando davvero bene e non vedo l’ora di tornare a cavalcare la mia moto. Voglio riprendere a correre il prima possibile ma non potremo dire con certezza quale sarà la gara del mio ritorno finché non avrò trascorso un po’ di tempo in moto. Ora farò bicicletta e nuoto. Di sicuro salterò i prossimi tre Gran Premi, non voglio forzare i tempi di recupero, onde evitare ricadute”.
Immagine copertina: KTM
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