L’Halo continua a far discutere. Il dispositivo per la sicurezza della testa del pilota, introdotto obbligatoriamente (e forzosamente) dalla FIA a partire da questa stagione sulle monoposto di F1, sta facendo molto parlare di sé anche nel paddock del Montmelò, teatro dei test invernali 2018.
È risaputo come l’Halo sia inviso alla stragrande maggioranza degli appassionati, oltre che a molti degli addetti ai lavori. Famosa la dichiarazione di Toto Wolff a margine della presentazione della W09: “Se fosse per me, taglierei l’Halo con una motosega“. Tra le non poche problematiche, comunque, il primo impatto dei diretti interessati, ovvero i piloti, è stato perlopiù positivo.
Stando a quel che hanno detto i protagonisti al termine della prima giornata di test catalani la visuale è buona, nonostante la presenza del dispositivo, e non ci vogliono molti giri per abituarvisi. Carlos Sainz Jr., però, ha evidenziato un’altra questione, finora a dir la verità passata alquanto sotto traccia. Secondo lo spagnolo della Renault, infatti, l’Halo creerebbe problemi in caso di pioggia.
“Quando ha cominciato a piovere (ieri pomeriggio, ndr), sinceramente non l’ho avvertito sulla visiera del mio casco” – spiega il figlio d’arte – “La struttura dell’Halo ha impedito alle gocce di pioggia di finire sulla visiera, non facendomi capire se stesse piovendo o meno. L’ho dovuto fare tramite le mani“.
Per Sainz, questo problema potrebbe creare non pochi guai: “La pioggia rischia davvero di intralciare noi piloti, dato che non capisci se puoi andare al limite. Forse lo si dovrà capire con l’aiuto del muretto, aspettando che la pioggia cominci a cadere in maniera più copiosa. La mia visiera è rimasta completamente asciutta, mentre fuori al contrario pioveva“.
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