In un afflato di perbenismo ipocrita della miglior qualità, con decorrenza immediata Liberty Media ha deciso di eliminare dalla Formula 1 le Grid Girls. Con un comunicato pubblicato sul sito ufficiale formula1.com, i successori di Bernie Ecclestone cancellano con un colpo di spugna una tradizione decennale del Circus, che verrà estesa anche a tutte le categorie che solitamente fanno da contorno alla Formula 1 in ogni weekend di gara.
Una decisione che non mancherà di scatenare dibattiti e perplessità, anche perché il tono del comunicato lascia quantomeno perplessi. “La Formula 1 considera il tempo trascorso da piloti e team sulla griglia di partenza prima dell’avvio della gara come una celebrazione, in cui ospiti e vari artisti possono aggiungere fascino e spettacolo ai Gran Premi, consentendo inoltre ai promotori e ai partner di promuovere il proprio territorio e relativi prodotti“, si legge. La domanda sorge spontanea: siamo ad una sagra, fiera o quant’altro? E perché ciò dovrebbe essere fatto in griglia?
Ma non è tutto, poiché le parole del direttore delle operazioni commerciali della Formula 1, Sean Bratches, sono se possibile ancora peggio: “Nell’ultimo anno, abbiamo valutato una serie di aree che ritenevamo meritevoli di revisione, in modo da essere più in sintonia con la nostra visione di questo sport” – dice Bratches – “Sebbene la pratica di impiegare le Grid Girls sia stata una consuetudine nei GP di Formula 1 per decadi, noi riteniamo che tutto ciò non sia in linea con i nostri valori e che sia chiaramente in contrasto con le attuali norme sociali. Non crediamo che questa pratica sia appropriata e pertinente alla Formula 1 e ai suoi fan, vecchi e nuovi, in giro per il mondo“.
Per quanto discorsi simili siano circolati già da qualche anno (idem nel Motomondiale), è inutile sottolineare come la Formula 1 abbia problemi ben più importanti e pressanti della presenza delle ‘ombrelline’ sulle griglie dei circuiti che ospitano il Circus. L’equazione Liberty Media (USA) + Scandalo Molestie, concedetecelo, viene quasi naturale. Dopo poco più di un anno sarebbe assolutamente prematuro giudicare il lavoro di Carey&co; certe decisioni, proposte ed orientamenti, però, lasciano non poco da pensare…
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