Dopo due settimane di sosta il Circus della Formula 1 torna in pista ad Hockenheim per il Gran Premio di Germania. Si tratta dell’edizione numero 78 di questo appuntamento, la numero 64 valida per il campionato del mondo che, nel corso degli anni, si è alternato tra Hockenheim appunto ed il Nurburgring, con una singola parentesi all’AVUS nel lontano 1959. Curiosità: le due famose location hanno subito la stessa sorte. Dopo l’incidente di Niki Lauda nel 1976, il Nurburgring ha abbandonato la Nordschleife per adottare la versione corta del circuito. Nel 2002, Hockenheim ha visto la sparizione dei lunghi rettilinei per l’attuale versione, accorciata e piuttosto anonima rispetto alla precedente.
78° GRAN PREMIO DI GERMANIA
HOCKENHEIM
Round 11/21 – 26/27/28 luglio 2019
Gran Premio #1008
Si arriva ad Hockenheim con il mondiale saldamente in mano a Mercedes e Lewis Hamilton. Il team campione in carica scenderà in pista con una livrea dedicata all’anniversario dei 125 anni da quella che viene indicata come prima competizione automobilistica organizzata della storia, la Parigi-Rouen del 22 luglio 1894, sebbene si debba tornare indietro al 16 luglio 1878 negli States per una prima corsa tra automobili.
A Silverstone è andata in scena ancora una volta una doppietta del team anglo-tedesco, con Lewis Hamilton vincitore davanti a Valtteri Bottas ed alla Ferrari di Charles Leclerc. Proprio il pilota monegasco, insieme a Max Verstappen, ha dato vita ad un duello rivincita di quello di Spielberg che ha, per qualche giro, fatto dimenticare al pubblico l’ennesimo successo della stella a tre punte. Una lotta davvero entusiasmante e senza esclusione di colpi, che ha risvegliato l’animo degli appassionati che da tempo attendono duelli di questo tipo.
Male, malissimo è andata invece a Sebastian Vettel. Il quattro volte campione del mondo è incappato in un altro errore dopo una qualifica in sordina, andando a centrare la Red Bull dell’olandese negando a Max un podio piuttosto certo. Per il tedesco sono state altre due settimane di passione, nelle quali non si sono sprecate nuovamente le critiche per il suo operato in Ferrari, con i dubbi sul suo futuro che aumentano sempre più.
A rendere ancora più interessante (o ansiosa) la situazione per Vettel ci si mette proprio la location di questo weekend. Quella Hockenheim nella quale, un anno fa, il tedesco dopo la pole del sabato è uscito di pista, nel corso del 52° passaggio, spalancando la porta alla vittoria di un Lewis Hamilton in rimonta dalla 14a posizione. Proprio quel risultato è definito come punto di svolta della scorsa stagione ed inizio della crisi di Vettel il quale, ad un anno di distanza, ha la possibilità di scacciare i fantasmi di quella domenica. Per la Ferrari, inoltre, questo è un periodo di ricordo per il presidente Marchionne, scomparso esattamente un anno fa.
Il Gran Premio di Germania si disputa sul circuito sull’Hockenheimring, un autodromo permanente situato alla periferia est della cittadina di Hockenheim. Si tratta di un tracciato che purtroppo non ha niente a che vedere con lo storico Hockenheim a cui tutti siamo ancora abituati a pensare: un tracciato velocissimo da bassissimo carico con la componente di difficoltà del Motodrom da affrontare con le ali scariche al massimo. Il layout attuale, tra le proteste degli appassionato che ancora non si placano, fu realizzato nel 2002: i due lunghissimi tratti nella foresta sono stati distrutti ed il circuito è stato accorciato realizzando, pressappoco a metà del primo lungo rettilineo, una lunga piega verso sinistra che si ricongiunge al vecchio tracciato più o meno all’altezza della vecchia chicane Senna. In questo modo Hockenheim è diventato un comune tracciato da medio-alto carico tra l’altro tecnicamente poco interessante. Nonostante la presenza della vicina foresta, il tracciato si caratterizza per ospitare spesso gare molto calde, con la temperatura sull’asfalto che può facilmente superare i 40 gradi.
Gli scorsi giorni sono stati caratterizzati dalla notizia del rinnovo del Gran Premio d’Australia fino al 2025. Melbourne, inoltre, sarà ancora il GP d’apertura della stagione nel 2020. La Formula 1, intanto, ha svelato i primi dettagli per il 2021, con l’effetto suolo che potrebbe tornare sulle monoposto del futuro.
Durante il weekend ci sarà anche un piccolo tuffo nel passato. Mick Schumacher, infatti, libero da impegni con la F2 (le propedeutiche non correranno questo fine settimana) sarà al volante della F2004 di papà Michael per le curve di Hockenheim.
Per questo appuntamento Pirelli porta in pista le mescole C2, C3 e C4 per Hard, Medium e Soft.
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LA MAPPA
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I NUMERI DEL GRAN PREMIO
DATI TECNICI
Nazione: Germania
Circuito: Hockenheimring
Posizione: Google Maps
Lunghezza del circuito: 4,574 km
Giri da percorrere: 67
Distanza totale: 306,458 km
Numero di curve: 17
Senso di marcia: orario
Mescole Pirelli: C2 (Hard), C3 (Media), C4 (Soft)
Primo Gran Premio: 1926
Apertura farfalla: 64% della percorrenza
I RECORD
Giro gara: 1:13.780 – K Raikkonen – McLaren Mercedes – 2004
Distanza: 1h23:54.848 – M Schumacher – Ferrari – 2004
Vittorie pilota: 4 – L Hamilton, M Schumacher
Vittorie team: 21 – Ferrari
Pole pilota: 4 – J Clark, J Ickx
Pole team: 20 – Ferrari
Km in testa pilota: 1.391 – J Fangio
Km in testa team: 7.097 – Ferrari
Migliori giri pilota: 5 – M Schumacher
Migliori giri team: 17 – Ferrari
Podi pilota: 7 – M Schumacher
Podi team: 52 – Ferrari
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PIRELLI: LA PREVIEW
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GOMME: LE SCELTE DEI PILOTI
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ALBO D’ORO
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GLI ORARI
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Per i testi, anteprima a cura di Domenico Della Valle. Riassunto storico a cura di Francesco Ferrandino. Mappa circuito e grafica orari a cura di Francesco Ferraro. Impaginazione a cura di Alessandro Secchi.
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