Qualifiche infinite quelle del Gran Premio di Azerbaijan 2019 che, alla fine, premiano Valtteri Bottas e la Mercedes. Il finlandese ottiene a Baku la sua ottava pole position in carriera e seconda di stagione con il tempo di 1:40.495, superando sul filo di lana il suo compagno di squadra Lewis Hamilton. Il campione in carica resta dietro per soli 59 millesimi. Terza posizione a tre decimi per la Ferrari di Sebastian Vettel, con il tedesco che sarà affiancato in seconda fila dalla Red Bull di Max Verstappen, quarta a quasi sei decimi dal miglior tempo.
Le qualifiche si sono protratte per quasi due ore a causa di due incidenti tra Q1 e Q2. Alla fine della prima sessione è Robert Kubica a picchiare con la Williams all’ingresso della strettoria del castello, provocando la sospensione delle qualifiche per circa mezz’ora. Nessuna conseguenza per il polacco, da valutare i danni sulla monoposto. Stesso punto di pista protagonista nella seconda sessione quando è Charles Leclerc a piantare la Ferrari sulle barriere, causando una seconda interruzione. Il monegasco impreca contro se stesso ma il tempo già fatto segnare lo porta in Q3, che non può disputare ma lo farà partire comunque nono (e con gomme medie) nella gara di domani.
Benissimo la Racing Point con Perez 5° mentre Stroll viene escluso ancora una volta dalla Q1. In Q3 entrambe le Alfa Romeo con Giovinazzi ottavo davanti a Raikkonen. L’italiano, a causa della penalità ricevuta per la sostituzione della centralina, partirà 18°.
CRONACA
Q1 | Si parte con i big subito in pista e la prima bandiera gialla momentanea è proprio di Lewis Hamilton, mentre Stroll bacia ancora il muro dopo il botto di ieri. Bottas si mette in testa su Leclerc, Perez e Raikkonen. Sebastian Vettel si porta poi al comando ma la classifica cambia rapidamente: prima Bottas e poi Leclerc si susseguono in testa, mentre Hamilton deve ancora far segnare un tempo importante. A sette minuti dal termine Leclerc comanda su Bottas, Hamilton, Vettel, Giovinazzi, Albon. Gasly è settimo mentre Verstappen è fermo in 13a posizione con il francese che poi con un exploit e sfruttando la scia di Lance Stroll si porta addirittura in prima posizione. La pista migliora gradualmente e tutti i piloti sono in lizza per migliorare i propri tempi. Dietro Gasly ci sono Leclerc, Hamilton, Verstappen, Sainz, Bottas, Vettel e le due Alfa di Raikkonen e Giovinazzi. Arrivano i giri finali: mentre Ricciardo mette fuori Lance Stroll la Williams deve affrontare un altro grosso problema, perché Robert Kubica in ingresso della strettissima curva del castello tocca sulla sinistra rompendo la sospensione e finisce dritto contro le barriere. Fortunatamente per il polacco nessun danno. Viene chiusa la sessione con la bandiera rossa e ci vorrà sicuramente del tempo per ripristinare le protezioni. Restano esclusi dalla Q1 Stroll, Grosjean, Hulkenberg, Russell e Kubica.
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Q2 | Si riparte dopo oltre mezz’ora di pausa per permettere ai commissari di riparare le protezioni. Tutti in pista – Alfa e Gasly esclusi – su gomme soft tranne le Ferrari, che optano per le medie. Il primo giro di tempi vede Max Verstappen in testa con 1:41.388 davanti alle Mercedes di Bottas e Hamilton. Seguono Perez, Leclerc, Kvyat, Sainz, Norris e Magnussen con Vettel momentaneamente fuori dai 10. Il colpo di scena arriva poco dopo con Charles Leclerc che picchia nello stesso punto di Kubica ma in modo diverso. Il monegasco va lungo in frenata e invece di andare dritto tenta di buttare in curva comunque la sua Ferrari, senza successo. Il pilota è illeso: si scusa via radio e se ne va contrariato, con Sebastian Vettel mostrato dai replay che poco prima ha rischiato a sua volta, toccando il muretto interno con la ruota posteriore sinistra. Il tedesco, tra l’altro, è ancora fuori dai dieci e deve mettere insieme un giro veloce per poter accedere alla Q3. Si riparte con ancora sette minuti al termine della sessione: la Ferrari monta la gomma soft sulla SF90 di Sebastian Vettel per non rischiare ulteriormente. Il tedesco si lancia per il suo giro e fa segnare il settimo tempo ma con soli due decimi sulla decima posizione. Verstappen comanda ancora su Bottas, Hamilton, Perez, Leclerc (fermo), Vettel, Kvyat, Sainz e Norris. Bottas migliora e si porta ad un decimo dalla Red Bull, mentre il tedesco della Ferrari sale in quinta posizione con un secondo giro. Restano esclusi Sainz, Ricciardo, Albon, Magnussen e Gasly, con le due Toro Rosso che nel giro finale baciano entrambe il muro.
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Q3 | Sono qualificati all’ultima sessione Verstappen, le Mercedes, le due Alfa, Vettel, Norris, Perez, Kvyat e Charles Leclerc che ovviamente non potrà girare. Il primo a lanciarsi è l’olandese della Red Bull e fa segnare 1:41.447. Bottas migliora di quasi tre decimi ma Hamilton arriva con tutta la sua forza: 1:40.703 è il tempo dell’inglese che si porta in testa con 4 decimi di vantaggio su Sebastian Vettel e quasi cinque su Valtteri Bottas. Verstappen è quarto a 7 decimi davanti a Perez, Giovinazzi (che sarà penalizzato) e Raikkonen. Kvyat è ancora senza tempo, Leclerc è fermo dopo il botto in Q2. Non è ancora finita perché Max Verstappen aveva in canna un altro giro e con una prestazione pazzesca si porta in seconda posizione a 366 millesimi da Hamilton. L’olandese viene fermato alle verifiche e non può più girare. Si parte per gli ultimi giri con Vettel davanti a tutti. Il tedesco spinge come un matto e si porta a 94 millesimi da Hamilton ma non è finita perché le Mercedes devono ancora arrivare: Valtteri Bottas stupisce tutti con 1:40.495 e si prende la pole davanti al compagno, che migliora ma resta a 59 millesimi. Vettel resta terzo e partirà affiancato da Max Verstappen. Terza fila per Perez e Kvyat, quarta per Norris e Raikkonen, quinta per Leclerc e Sainz. Giovinazzi, ottavo, partirà dalla 18a piazza.
Segue la classifica delle qualifiche.
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