L’Autódromo José Carlos Pace è un circuito automobilistico situato nel sobborgo di Interlagos della città di San Paolo in Brasile. Inaugurato nel 1940 come Autódromo de Interlagos, ha ospitato il Gran Premio del Brasile di Formula 1 dal 1972 (non valido per l’iride) al 1980 (unica eccezione il 1978, quando si corse a Jacarepaguà) e, successivamente, dal 1990 ad oggi.
STORIA E CARATTERISTICHE
Il tracciato nacque a seguito del crollo della Borsa di Wall Street del 1929: i proprietari del terreno avevano intenzione di costruirvi una serie di alloggi, ma dopo il tracollo si decise per la costruzione di un autodromo. I lavori iniziarono nel 1938 e terminarono nel maggio di due anni dopo. Il circuito di Interlagos, come dice il nome, era posto tra due laghi artificiali, il Guarapiranga ed il Billings, che servivano a supportare la città con acqua ed energia elettrica. La causa del fondo sconnesso e dei molti dossi sta infatti nella zona poco “solida” dove il circuito è situato, tuttavia i saliscendi sono proprio una delle caratteristiche più apprezzate del tracciato brasiliano.
Quando la Formula 1 arrivò qui per la prima volta, nel 1972, il circuito misurava 7960 metri e si sviluppava lungo il perimetro del terreno sul quale sorgeva, per poi contorcersi su sé stesso per un totale di diciotto curve. Quell’edizione, non valida per il Mondiale, la vinse Carlos Reutemann, mentre l’anno successivo fu il pilota di casa Emerson Fittipaldi ad imporsi.
Il circuito assunse la denominazione attuale nel 1977, a seguito della morte di Carlos Pace, pilota della Brabham che perì in un incidente aereo il 18 marzo e che aveva vinto qui l’edizione 1975 del GP.
Jacarepaguà rimpiazzò definitivamente Interlagos nel 1981 e si dovette aspettare fino al 1990 per riavere il GP del Brasile dalle parti di San Paolo. Questo perché i successi di Ayrton Senna aveva spinto gli organizzatori a stanziare 15 milioni di dollari per ammodernare ed accorciare il tracciato. La pista vide tagliata parte della Reta Oposta dalla curva Subida do Lago, dapprima percorsa in senso inverso provenendo dal Junção, immettendosi successivamente nel tratto già presente dopo il curvone Ferradura. Il resto del disegno vide pochissime variazioni, in particolare alcune curve vennero riprofilate per ampliare le vie di fuga. Il circuito misurava ora 4325 metri e negli anni successivi subì altre leggerissime modifiche fino ai 4309 attuali.
Tipico del circuito è anche il rapido alternarsi delle condizioni climatiche, che ha portato alla disputa di rocamboleschi Gran Premi, come quelli del 2003 e del 2008, con quest’ultimo decisivo per l’assegnazione del titolo a Lewis Hamilton ai danni di Felipe Massa.
L’assenza di grandi vie di fughe e la compresenza di guard-rail ha portato a numerosi incidenti mortali nel corso degli anni, su questa pista: se in Formula 1 incidenti fatali non ce ne sono stati, nella Stock Car Brasil sono deceduti Rafael Sperafico nel 2007, Gustavo Sondermann e Paulo Kunze nel 2011. Ulteriori polemiche sono arrivate anche per la scarsa qualità delle infrastrutture, quando nel 2000 alcuni cartelloni pubblicitari caddero, a più riprese, direttamente sulla pista, creando situazioni di grande pericolo.
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DATI
Stato Brasile Google Maps
Inaugurazione 1940
Lunghezza attuale 4309 m
Primo Gran Premio in F1 1972
Tempo record in gara in 1:11.473 Juan Pablo Montoya, Williams (2004)
Tempo record in qualifica in 1:10.646 Rubens Barrichello, Ferrari (2004)
ALBO D’ORO
Non validi per il Campionato Mondiale
Anno | Pole position | Vincitore | Auto vincitrice |
---|---|---|---|
1972 | Emerson Fittipaldi | Carlos Reutemann | Brabham-Ford |
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